Gabryy |
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| L'Udinese batte per 2-1 la Dinamo Zagabria, ritrova il successo dopo 4 k.o. consecutivi in campionato e conquista la qualificazione ai 16.mi di Coppa Uefa. I gol friulani di Quagliarella al 5' e Obodo al 77': in mezzo, i disordini provocati dagli ultras croati. Prima del match un tifoso si getta ubriaco dagli spalti: è grave. Durante, lancio di fumogeni che costringe l'arbitro a sospendere la gara. Nel finale, autogol di Motta per la Dinamo.
LA PARTITA
Udine e Udinese vicine all'Europa, più che all'Italia. Bastano l'aria della Coppa Uefa e un avversario certamente meno organizzato di quelli che si incontrano domenicalmente sui campi della penisola per restituire il sorriso alla banda Marino, reduce da un poker di schiaffi che hanno lasciato il segno su morale e classifica. A indirizzare la serata dalla parte giusta -almeno dentro il rettangolo di gioco- ci hanno pensato le grandi firme Di Natale-Quagliarella. Il primo ha creato, il secondo ha concretizzato e in cinque minuti la parola più corretta da legare alla partita è diventata "amministrazione". I bianconeri, in realtà, non hanno rinunciato ad attaccare: con gli spazi che la squadra croata lasciava a disposizione, sarebbe stato un peccato il contrario. La rete della sicurezza, però, è diventata realtà solo nel finale, dopo una irritante parentesi di caos firmata dagli ultras della Dinamo Zagabria. Petardi, fumogeni, partita sospesa: non si sapeva anche prima che non sono conosciuti come dei gentlemen degli stadi. Il mattone della qualificazione, ad ogni modo, lo pone Obodo, sicuramente tra i migliori in campo. Recuperato alla causa delle zebrette, si attendono sue notizie anche in campionato: come del resto si attendono di tutta l'Udinese
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