MILANO, 14 novembre - Mourinho risponde alla Juve. Amauri che tifa Palermo e Ranieri che dice che serve una gufatona per fermare l'Inter, ma che vuole pensarci dalla prossima primavera, non prima. Mourinho restituisce al mittente le gufate. Con i bianconeri che tornare in maniera prepotente nella lotta per il titolo si riaccende il botta e risposta dialettico tra Juve e Inter. Intanto fa fuori Quaresma. Per il giocatore portoghese niente Palermo. Nella lista dei convocati dell'Inter non c'è nemmeno Adriano. Anche se, come ha detto l'allenatore nerazzurro, il motivo dell'esclusione è solamente la sua influenza.
LE ESCLUSIONI - La questione dei convocati non può non essere all'ordine del giorno della conferenza stampa di Mourinho. E allora ecco le spiegazioni alle due esclusioni eccellenti, Quaresma e Adriano: «Adriano ci sarebbe stato se non avesse avuto l'influenza. Quaresma ha tre giorni liberi, anche per tornare dalla famiglia, e la prossima settimana, senza impegni, per lui sarà importante con tanti altri compagni impegnati in nazionale».
FORMAZIONE ANTI-PALERMO - Solita curiosità: quale sarà la formazione che lo Special One metterà in campo a Palermo? Stavolta il tecnico non si sbottona molto: «La formazione? Posso dire che giocheranno Muntari, Ibra e altri nove». Insomma, niente turnover: «Il campionato è una competizione nella quale non c'e' una partita più importante di un'altra. Ho vinto tanto e la mia filosofia non è sbagliata. Per essere campione non devi vincere il derby, ma la partita che sembra meno importante. Devi fare più punti degli altri. La gara col Palermo è la piu' difficile per me. Ovviamente Ibra giocherà, e mercoledì andrà in Nazionale. Ma la lui è svedese ed è stato convocato, non è infortunato. Riposerà dopo. La mia vera ambizione è vincere col Panathinaikos e arrivare primi nel gruppo di Champions, per poi giocare senza Ibra e gli altri che giocano sempre. Anche Vieira andrà in nazionale. Non è una sorpresa per me. Lo sapevo. So come la pensano i tecnici di alcune nazionali. È una cosa normale». Il Palermo è una squadra tosta: «Siamo convinti di poter far bene, ma anche consapevoli che, in casa sua, il Palermo è una squadra molto difficile da affrontare e con qualità. Questa di Palermo per me è la più difficile e la più importante». Mourinho torna a Palermo dopo che, qualche anno fa, non si era espresso in maniera propriamente carina sulla città, legandola esclusivamente al fenomeno mafioso: «È una storia vecchia, non ne voglio più parlare»
LA JUVE - La Juve, oggi, ha gli stessi punti dell'Inter. La prossima settimana ci sarà lo scontro diretto: «Rispetto Ranieri ma non è lui che ha gli stessi punti miei, è la Juve che ha gli stessi punti dell'Inter ed è diverso. Ma, se volete conoscere la mia convinzione, non avremo gli stessi punti nè domani sera nè la prossima settimana».
LO SCUDETTO - Quali sono le candidate al titolo secondo Mourinho? «Le piu' forti sono quelle squadre candidate ad arrivare davanti, ma la reazione e' diversa se quello che dico io lo dice un altro. Allora ora dico che siamo tutti candidati, e' matematicamente possibile per tutte arrivare allo scudetto. E' cosi' che parlo ora. Fino al giorno che qualcun altro non dira' che i candidati sono 3 o 4, e allora lo diro' anch'io...».
MERCATO - Capitolo mercato, in uscita: «Sono totalmente disponibile per concludere la stagione con i calciatore che oggi ho a disposizione. Non sarà io a chiedere arrivi o partenze. Crespo? È facile immaginare che un club come il Real Madrid, che deve sostituire un campione infortunato in attacco, possa pensare a Hernan, perché non ci sono in giro tanti calciatori di qualità disponibili anche per la Champions. Ma se Hernan può essere importante per il Real, può essere importante anche per l'Inter. Ora ho 29 giocatori, sono troppi ma sono tranquillo».
