Udinese avanti- Reggina, fatale il 10° rigore

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view post Posted on 12/11/2008, 21:09




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Il rigore fallito da Tognozzi che ha consegnato i quarti all'Udinese.

UDINE, 12 novembre 2008 - Fino allo sfinimento. Fino ai rigori. Ce ne vogliono 20 per decidere la sfida tra Udinese e Reggina. Decisivo l'errore di Tognozzi che conclude a lato e consegna i quarti di finale ai friulani dopo 120 minuti senza gol. Sfida secca davanti a 500 spettatori. Quasi una partita a porte chiuse, ma sicuramente emozionante. Tra l'altro segnata dall'espulsione di Belardi all'88' per fallo da ultimo uomo, con tanto di rigore fallito da Halfredsson (che sbaglierà ancora nella roulette finale), e da quella di Quagliarella al 118', due rossi esagerati ed evitabili.
CHE SANCHEZ - Partita senza il pienone, utile però, con Domizzi e Coda a riposo, per rivedere all'opera Felipe dopo il lungo infortunio, schierato al centro della difesa con l'altro ex lungodegente Zapata. Obiettivo puntato anche sul gioiellino Sanchez, mentre incuriosisce il turnover di Orlandi che schiera Basso in difesa, Sestu e Viola a centrocampo, Di Gennaro e Stuani in attacco. Senza alzare il ritmo, l'Udinese mantiene il pallino del gioco, senza però dare mai l'impressione di creare problemi ai calabresi. La Reggina resiste e sfrutta il contropiede sfruttando i numerosi errori della difesa bianconera. Tra i friulani è Sanchez a fare la differenza. Dotato di indubbia classe, il cileno sa svariare e giocare la palla.
OCCASIONE SPRECATE - Al 31' Stuani non fa valere le sue doti. L'uruguaiano sfrutta uno dei tanti errori difensivi dell'Udinese, per poi concludere goffamente su Belardi. Al 43' l'errore clamoroso lo fa Motta che sbaglia il gol con la porta spalancata. L'allenatore Marino prove brividi infiniti nel vedere la palla sorvolare la tarversa. Al 46' da una punizione di Sanchez respinta con i pugni da Marino, nasce la grande occasione gettata la vento dalla Reggina. Asamoah cicca al limite dell'area calabrese, favorendo il contropiede veloce di Sestu. L'amaranto irrompe in area, ma con Stuani e Di Gennaro liberi, preferisce scaricare su Belardi che riesce a respingere.
MARINO SI ESALTA - Problemi di precisione, quindi. Marino corregge a inizio ripresa con Quagliarella per Floro Flores. Orlandi irrobustisce l'attacco togliendo Alvarez per Ceravolo. Un'Udinese fermato 4-3-3 in fase offensiva contro una Reggina compatta, ma pronta a ribadire in attacco, anche se perde la potenza di Stuani, sostituito con Barillà. Un avvicendamento per dare più velocità al gioco amaranto. E non a caso il nuovo entrato sfiora il vantaggio con un diagonale che si perde da poco a lato. Con un Lukovic in più (fuori Zapata), padroni di casa rispondono con un tiro di Pasquale a cui l'ottimo Marino risponde con un'autentica prodezza.
INFERIORITA' NUMERICA - La Reggina replica con Ceravolo e questa volta è Belardi a salvare la patria respingendo con i piedi. Proprio come fa Marino su Motta che sbaglia due rete tra il 34' e il 35'. Un buon momento per l'Udinese che guadagna metri e cerca di evitare i supplementari. Ma Rakic, subentrato a Di Gennaro, guadagna un rigore molto dubbio per un presunto fallo di Belardi che viene espulso. Entra Koprivec ed esce Sanchez, ma Halfredsson, stremato, calcia alle stelle. Inevitabili i supplementari in cui la Reggina non fa valere la sua superiorità numerica rischiando di subire il gol. Infine, dopo la lunga cavalcata e l'espulsione esagerata anche di Quagliarella al 118', i rigori.
 
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