| MOSCA - Dopo l'esordio vincente contro il Tottenham, l'Udinese si impone anche nel gelo di Mosca sullo Spartak nel secondo match del gironcino Uefa e ora può tirare il fiato. La qualificazione al turno successivo è già a un passo e Marino potrà praticare un ampio turn-over nelle prossime partite. QUAGLIARELLA E OBODO - Marino, che lascia a casa Di Natale per risparmiarlo in vista della sfida di domenica con l'Inter, cambia due uomini rispetto alla formazione annunciata, consegnando le chiavi del centrocampo a Obodo (con D'Agostino in panchina) e schierando in attacco Quagliarella al posto di Floro Flores nel tridente completato da Pepe e Sanchez. Il tecnico dello Spartak Michael Laudrup, vecchia conoscenza del calcio italiano, schiera due mezze punte molto mobili, Bystrov e Prudnikov, alle spalle di Bazhenov. SPARTAK ALL'ATTACCO - Nei primi minuti l'Udinese sembra aver bisogno di prendere confidenza con il campo in erba sintetica del Luzhniki, con lo Spartak che ne approfitta per attaccare con insistenza: al 6' i locali scaldano le mani ad Handanovic con Bystrov, che approfitta di un errore in disimpegno della difesa friulana per entrare in area a calciare di destro in diagonale, costringendo il portiere sloveno alla respinta in corner. Due minuti dopo un inoffensivo traversone da destra di Bystrov si trasforma in un gran pericolo a causa di un errato disimpegno di Motta, che nel tentativo di allontanare tocca in maniera maldestra spedendo la palla sul palo. QUAGLIARELLA GOL - L'Udinese ci mette circa dieci minuti a prendere le misure allo Spartak, ma i risultati sono immediati: all'11' cross dalla trequarti di Pasquale per Quagliarella, che appostato sul secondo palo tenta la difficile conclusione al volo di destro e centra il palo. Passa un minuto e l'attaccante napoletano fa centro: lancio di Pepe per Quagliarella, che con stoppa con un po' di fortuna fra due avversari spalle alla porta, si gira con gran rapidità e di destro batte Pletikosa. RODRIGUEZ PAREGGIA - Ma il vantaggio dura poco: al 17' Pavlenko batte un corner corto per l'accorrente Rodriguez, che entra in area e calcia di sinistro battendo Handanovic, che riesce a toccare ma non a respingere. I friulani non stanno a guardare e al 19' Pepe si mangia un gol grande come una casa: smarcato davanti al portiere da un gran lancio di Sanchez, spreca tutto calciando addosso a Pletikosa. La partita si mantiene bella ed equilibrata, condotta a gran ritmo da entrambe le squadre: l'Udinese abbassa la linea difensiva e mantiene un atteggiamento più prudente, ma con Sanchez e Pepe che fanno un gran movimento e sono pronti a trasformare ogni ripartenza in un pericoloso contropiede. VANTAGGIO FRIULANO - In avvio di ripresa l'Udinese assume un atteggiamento più prudente: con gli stessi uomini in campo (anche nella formazione dello Spartak), la squadra mantiene una linea difensiva più bassa, con Sanchez e Pepe più arretrati per dare man forte al centrocampo. I padroni di casa faticano a trovare spazi e al 15' lasciano tutto solo Pepe al centro dell'area; Jiranek interviene da dietro e abbatte l'attaccante bianconero, rigore sacrosanto. Dal dischetto Quagliarella spiazza Pletikosa. IN SOFFERENZA - Marino toglie il rientrante Obodo, che non ha ancora i 90 minuti nelle gambe, e inserisce D'Agostino, regista naturale di questa Udinese. Laudrup manda in campo l'argentino Maidana, che si piazza sulla destra e dà maggiore vivacità alla manovra dello Spartak. Dopo il vantaggio l'Udinese abbassa troppo il baricentro: la squadra di Laudrup preme con sempre maggiore insistenza, ma insiste troppo con le conclusioni da fuori area. Quando riesce a centrare la porta ci pensa Handanovic, in gran giornata, a salvare i friulani, come al 27', quando blocca a terra una conclusione da distanza ravvicinata di Bazhenov. Al 30' è il palo a dare una mano all'Udinese sul tiro da fuori di Bystrov. Nel finale Marino si copre, con l'ingresso di Ferronetti al posto di Pepe. L'espulsione (doppia ammonizione) di Pasquale a 4 minuti dal termine complica un po' le cose ai bianconeri, schiacciati nella propria area e in sofferenza nel finale. Ma dopo quattro minuti di recupero e qualche sofferenza di troppo, l'Udinese porta a casa questa seconda importante vittoria in Coppa.
|