Lippi-Del Piero, il grande freddo

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view post Posted on 18/11/2008, 09:29




Patti chiari, amicizia che magari comincia a vacillare. Perché l’atteggiamento di Marcello Lippi nei confronti dei reduci di Berlino, non si presta a equivoci. Ma come, l’eroe del Santiago Bernabeu abbandonato nelle mani di Claudio
Ranieri a Vinovo? «Credo sia inutile ribadire gli stessi concetti, sul futuro di Alex sono già stato esplicito. Le cose più importanti sono la qualificazione e il gruppo per i Mondiali 2010. Conosco il valore della carta di identità e in estate, quando ho iniziato ad analizzare l’organico per il Sudafrica, mi sono reso conto che parlava chiaro. Quei ragazzi li avrò sempre nel cuore, ma è ovvio che non stilerò mai le convocazioni in base al concetto di riconoscenza», le riflessioni del ct.

Il quale ha poi sottolineato un distinguo non solo anagrafico, ad esempio, tra Cannavaro, il “nonno” volante, e il fuoriclasse della Juventus: «Fabio lo posso portare qui e magari non farlo giocare, Alessandro invece...». Invece no, sembra di capire. Del Piero è rimasto alla telefonata precedente alle convocazioni per la doppia sfida con Bulgaria e Montenegro, alla spiegazione decisamente condivisibile di Lippi per il quale è fondamentale in questo anno e mezzo individuare e collaudare le alternative ai garanti storici. Nello specifico di Alex, il piccolo Giuseppe Rossi. Anche la scelta di Pepe è in quest'ottica, si può biasimarlo?
 
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